Non hai ancora attivato la PEC?
Non preoccuparti perché i termini della comunicazione sono stati rinviati.
Cosa è la PEC? La PEC è uno strumento che serve a dare ad una mail lo stesso valore legale di una raccomandata.
come da un nostro articolo precedente (leggi: PEC obbligatoria per le aziende), tutte le aziende erano obbligate a comunicare entro il 29/11/2011 al registro delle imprese della C.C.I.A.A. il proprio indirizzo di casella PEC che sarebbe stato utilizzato come canale di comunicazione con le Pubbliche Amministrazioni pena sanzioni da parte come verbale di accertamento amministrativo da parte della camera di commercio, nello specifico:
la mancata comunicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata rientra nei comportamenti sanzionabili a norma dell’articolo 2630cc, omessa o tardiva comunicazione o deposito: “Chiunque essendovi tenuto per legge a causa delle funzioni rivestite in una società o in un consorzio, omette di eseguire, nei termini prescritti, denunce, comunicazioni o depositi presso il Registro delle Imprese è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 206 Euro a 2065 Euro”
Proprio ieri il Ministero dell Sviluppo economico ha invitato le Camere di Commercio a rinviare, almeno fino al prossimo anno, l’applicazione delle sanzioni previste per chi non avesse ancora adempito a questo obbligo.
Il motivo di questo slittamento è sicuramente dovuto sia ad una sorta di disorientamento da parte delle società che dovevano dotarsi della casella di posta certificata, sia per evitare aggravi amministrativi visto il difficile momento economico.
Una richiesta che contrasta completamente quella dello scorso 3 novembre dove si chiedeva alle Camere di Commercio l’importanza dell’applicazione di queste sanzioni.
Altra causa plausibile di questo slittamento potrebbe essere collegata ai riscontri avuti dalla comunicazione dell’attivazione della PEC: allo scorso 21 novembre risultava che solo il 36,5% delle società (505.478 comunicazioni) aveva adempiuto a questo obbligo.
Nonostante la proroga al 31 dicembre 2011 vada incontro a tutti coloro che si sono mossi a ridosso della scadenza e attendono che il provider attivi il servizio richiesto, la domanda (legittima) che ci si potrebbe porre è se anche altri Paesi avrebbero dimostrato la stessa indulgenza.